giovedì 15 aprile 2010

"Il Cimitero della Memoria" maggio 2010









Tenuta Dello Scomiglio - Vorno (LU)
Sabato 29 - domenica 30 maggio 2010


Compagnia Dello Scompiglio
Riflessi in bianco e nero

itinerario performatico in 4 tappe

all’uccelliera: L’Attesa
;

al frassino: La Perdita;

alla vigna abbandonata: Il Cimitero della Memoria (mostra collettiva);
Clara Conci, Davide Orlandi Dormino, Silvia Giambrone,
Pablo Rubio, Chiara Scarfò, Gian Maria Tosatti, Enrico Vezzi,
Emiliano Zelada, Claudia Zicari
a cura di Angel Moya Garcia con Cecilia Bertoni


allo stagno: Il Funerale del Tempo.

"OPEN.LAB3" dicembre 2009








.LAB via Toscanella 18 Firenze
11 dicembre 2009, ore 18.00

OP: Riflettiamo su cosa vogliamo da questa serata!
GEM: Niente sarà definito, invitiamo le persone a godere di un’ esperienza. Invitiamole a condividere. Sarà un processo in divenire!
IK: Condivisione? troviamo un’altra parola
GEM: Mi pare che questa parola esprima a pieno lo spirito che scatena l’evento
IK: Con-divisione presuppone il concetto di dividere. Non solo: dividere in piccole parti, spartire,
GEM: Ma condivisione è prima di tutto mettere in comune qualcosa. Se si condivide un pensiero esso non diventa più piccolo, no?
Come persone dovrebbero mettersi in relazione?
E se giochiamo?
OP: Giusto! Nel gioco ci si perde, il gioco libera la mente e scatena nuove idee.
CC: E scatena anche diverse impressioni...
Pensavo all’individuo in questo luogo e tempo specifico. La mia prima idea è di dividere lo spazio senza dividerlo…
IK: Unire le persone senza unirle.
CC: Si, tutto accade se applichi l’attenzione. Pensavo al concetto della trama e dell’ordito… In uno spazio vuoto.
Giochiamo con il pubblico invece di dare qualcosa di già dato!
GEM: Giusto, ma allora cosa faremo? Azioni?
CC: Azioni fatte da altri...
OP: ...insieme.
OP: Le azioni portano a qualche risultato. Vogliamo un risultato? Vediamo cosa succede... invitiamo le persone a stare insieme e comunicare…nulla è programmato, tutto accade.

I giocatori credono di simulare ma il gioco è reale.
GEM: Frena, i giocatori non pensano di simulare, giocano e basta, si lasciano trasportare. Si trovano a essere “giocati dal gioco”.
Si, i nostri giochi hanno delle regole, come in un copione. Ci sarà qualcuno che le vorrà infrangere?
IK: Il gioco è in evoluzione.
GEM: Il tempo del gioco è quello che scorre al momento.

OP: Ma che differenza c’ è tra pubblico e artisti?
IK: Tu che ruolo giochi?
...
Io il pubblico!
GEM: Io faccio il muro
GEM: Chi vuole fare il tavolo?
IK: Il tavolo non c’è…..
CC: Appunto!
IK: Ah già